Diserbi della soia: Brixton, il graminicida che risolve
Colture | 23 maggio 2024

Diserbi della soia: Brixton, il graminicida che risolve

Fra le colture industriali soia e pomodoro da industria rappresentano le prime due colture per impiego di graminicidi. Soprattutto su soia, la presenza di specifiche infestanti graminacee complica la gestione dei diserbi rendendo necessari interventi di pre e di post-emergenza atti a controllare anche queste malerbe.

In primavera è possibile intervenire in tal senso usando Brixton, erbicida di post-emergenza autorizzato nell’autunno 2023. Formulato come concentrato emulsionabile, Brixton contiene infatti cletodim in ragione di 180 grammi per litro e mostra un’ampia etichetta, sia per colture, sia per malerbe controllate. Graminicida sistemico specialista dei diserbi di post emergenza, cletodim appartiene infatti alla famiglia chimica dei cicloesanedioni-ossime (Gruppo Hrac 1), inibendo nelle infestanti l'enzima Acetil-CoA Carbossilasi. Il sito dell’enzima su cui agisce cletodim è però peculiare e ciò permette a Brixton di risultare efficace anche sulle infestanti graminacee divenute nel tempo resistenti agli erbicidi fenossicarbossilici, i cosiddetti FOPs.

Formulazioni speciali per risultati speciali

Di pratica gestione e dosaggio, Brixton contiene specifici coformulanti che ne ottimizzano l’omogeneità di distribuzione sulla superficie vegetale trattata, come pure ne velocizzano la penetrazione all’interno delle malerbe. Oltre ad amplificarne l’efficacia, ciò elimina anche la necessità di aggiungere altri coadiuvanti alla miscela. Una volta assorbito dalle foglie, Brixton diffonde infatti velocemente nelle infestanti grazie alla sua spiccata sistemia basipeta e acropeta.

Specialista delle foglie strette

Una delle caratteristiche che rendono Brixton peculiare è la sua flessibilità di impiego. L’erbicida può essere infatti impiegato nei diserbi di post-emergenza classica, in miscela con i più opportuni dicotiledonicidi, oppure in tarda primavera o a inizio estate. Nel primo caso offre un ampio spettro d’azione in cui rientrano le più comuni malerbe a foglia stretta, come per esempio giavoni, Digitaria, Setaria e sorghetta. Successivamente, Brixton può essere poi applicato in modo specifico contro la sorghetta da rizoma. Questa infestante è infatti bene che abbia raggiunto un adeguato stadio di sviluppo, in quanto l’erbicida trova un’ampia superficie attraverso la quale penetrare nelle piante, diffondendo poi fino alle radici. Queste sono infatti il vero obiettivo del diserbo, obiettivo che con Brixton viene centrato alla perfezione.

L’eliminazione della sorghetta da rizoma va infatti programmata su una logica pluriennale e di rotazione. In tal senso la soia è spesso alternata a mais, coltura sulla quale andrà a perdersi s-metolachlor a partire dalla prossima stagione. Con la revoca di questo erbicida di pre-emergenza verrà quindi a mancare un graminicida di riferimento anche per la sorghetta da rizoma. Per tali ragioni contro questa infestante vanno previsti diserbi efficaci anche quando vengano seminate colture diverse, come appunto soia, girasole e colza, gestendo in tal senso anche i diserbi di post-trapianto del pomodoro da industria e della patata. Tutte colture presenti nell’etichetta di Brixton e nei piani rotazionali del mais, sebbene in modo diverso in funzione delle aree di coltivazione.

Dosi di impiego e spettro d’azione

Quanto a dosi, Brixton è autorizzato su soia a 1,4 litri per ettaro, dose che permette di controllare le popolazioni di infestanti a foglia strette. Fra le specie sensibili a Brixton figurano le più diffuse foglie strette, come Avena, forasacco, gramigna, Loglio, sanguinella, giavoni, coda di volpe, orzo selvatico, riso crodo, falaride, fienarola, lisca, pabbio, panico, sorghetta, nonché eventuali ricacci di cereali.

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