Più equilibrio fra nutrienti e maggiore biodiversità nella rizosfera. Il tutto, massimizzando le rese delle colture orticole in scenari produttivi sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale e di reddito. Questi gli obiettivi di Umostart Supermix, la nuova proposta di Sipcam Italia che guarda all’orticoltura professionale.
Formulato come microgranulare di eccellente fattura, Umostart Supermix contiene infatti Leonardite di elevata qualità che apporta al suolo preziosa sostanza organica umificata ad alto contenuto di acidi umici e fulvici.
Oltre a svolgere un prezioso ruolo come ammendante, la leonardite presente in Umostart Supermix funge anche da base per alcuni consorzi selezionati di microrganismi utili, quali micorrize, Trichoderma e batteri della rizosfera. La loro presenza migliora gli equilibri microbiologici del suolo e solubilizza alcuni elementi altrimenti poco disponibili come per esempio il fosforo.
L’uso di Umostart Supermix va quindi a beneficio della biodiversità e della fertilità del terreno, creando al contempo un ambiente meno favorevole alla proliferazione dei microrganismi patogeni.
Gli alti livelli di produttività raggiunti in orticoltura professionale aumentano il reddito delle aziende agricole, ma per contro necessitano di una gestione sempre più oculata della fertilità dei terreni. Cicli produttivi sempre più ravvicinati, sostenuti anche da somministrazioni ripetute di fertilizzanti di sintesi, favoriscono infatti alcuni squilibri all’interno del pool di elementi nutritivi, come pure tendono a impoverire la biodiversità del suolo.
Inoltre, sono sempre da considerare i possibili rischi di salinizzazione della rizosfera, al pari di una più facile proliferazione di patogeni tellurici in assenza di un microbioma benefico che operi quale concorrente dei microrganismi dannosi per spazi vitali e nutrienti.
Al fine di prevenire o di correggere tali fenomeni negativi, è quindi bene pianificare interventi atti a migliorare al contempo la produttività e la qualità stessa dei terreni di coltivazione. Qualità da intendersi sia sul piano strutturale, sia chimico-fisico, sia microbiologico.
Somministrare alle colture degli elementi di pronta assimilazione permette da un lato di soddisfarne i fabbisogni puntuali, sostenendo lo sviluppo vegeto-produttivo del momento, ma comporta dall’altro alcuni effetti indesiderati nei terreni ai quali questi fertilizzanti vengono somministrati.
Gli elementi nutritivi apportati con i fertilizzanti di sintesi possono subire infatti alcuni fenomeni di trasformazione, di accumulo o, viceversa, di dispersione indesiderata nell’ambiente, inteso come sistema complesso in cui avvengono le naturali interazioni “aria acqua-suolo”. Tali fenomeni possono quindi influire negativamente sulla disponibilità stessa degli elementi somministrati.
Inoltre, i costi economici e ambientali dei fertilizzanti di sintesi hanno attirato le attenzioni di tecnici e normatori, i quali guardano oggi a pratiche alternative di nutrizione vegetale al fine di meglio modulare il ricorso ai fertilizzanti chimici, scongiurando in tal modo i rischi di sovra fertilizzazioni.
Recenti studi su scala europea hanno infatti evidenziato come un’elevata percentuale di suoli (40%) sia soggetta a forti squilibri tra elementi in eccesso o, viceversa, carenti. Ciò suggerisce un maggiore ricorso a materiali organici di diversa connotazione, spesso caratterizzati anche da costi minori rispetto ai concimi di sintesi.
Inoltre, menzione speciale la meritano gli inoculi di microorganismi che oggi l’industria dei fertilizzanti propone sul mercato. Inoculi che peraltro si posizionano in una fascia di prezzo intermedia tra gli ammendanti organici tradizionali e i concimi di sintesi.
I vantaggi di tali soluzioni divengono ancor più evidenti se queste vengono inquadrate come biostimolanti microbici, poiché in tal caso offrono il vantaggio di rendere più efficienti le concimazioni tradizionali, consentendo al contempo di ridurne gli input senza penalizzare le produzioni finali.
Con riferimento ai principali elementi nutritivi (NPK) si parla di veri e propri “cicli” (ciclo dell’azoto, del fosforo, del potassio etc.). Su questi incidono positivamente gli apporti di sostanza organica, somministrabili anche tramite ammendanti, per esempio i digestati, e capaci di mitigare i costi aziendali.
Un ruolo centrale su tali trasformazioni è giocato da sempre dai microorganismi presenti nel terreno, poiché essi interagiscono attivamente con le diverse forme chimiche degli elementi nutritivi stessi. Ciò permette di influenzare fortemente la loro biodisponibilità, favorendo la presenza di forme più facilmente assorbibili dalle colture.
Forti sono stati in tal senso gli investimenti sostenuti da Sipcam Italia, investimenti che hanno permesso lo sviluppo e la messa a punto di diversi prodotti a base di microrganismi inquadrabili come inoculi di funghi micorrizici e batteri della rizosfera, tutti autorizzati in biologico. Diverse le formulazioni già oggi disponibili, come Nutex Beta, formulato come mini pellett, affiancato da Marvita Starfix e Nutex Power, formulati come liquidi e da applicarsi ad esempio con il diserbo delle colture.
Ad arricchire ulteriormente la gamma di soluzioni innovative di Sipcam è ora giunto Umostart Supermix, i cui microgranuli di Leonardite fungono da base per ospitare bilanciati consorzi di microrganismi utili. Questi sono in grado di colonizzare efficacemente la rizosfera, apportando specifici vantaggi, a partire da una maggiore disponibilità di elementi nutritivi nelle loro forme più bioassimilabili, proseguendo con la creazione di un ambiente a maggior grado di biodiversità, sfavorevole quindi alle proliferazioni dei microrganismi dannosi.
L’efficacia di Umostart Superrmix deriva da alcune sue specifiche caratteristiche:
• Consorzi selezionati di microorganismi: la componente microbiologica apporta micorrize, Trichoderma e batteri della rizosfera che esplicano nel terreno azioni specifiche che favoriscono un maggiore sfruttamento delle riserve del suolo. I diversi ceppi sono stati selezionati e testati nel tempo nelle condizioni di coltivazione italiane.
• Base ammendante: la componente organica è rappresentata da Leonardite del Nord Dakota trattata secondo la tecnologia Blackjak di Sipcam. Ciò rende Umostart Supermix particolarmente ricco di sostanze umiche capaci di stimolare la crescita delle radici, rappresentando al contempo una fonte nobile di carbonio che concorre anche all’attivazione del pool batterico, esaltando l’opera di mineralizzazione della sostanza organica e di solubilizzazione delle riserve di fosforo bloccate nel terreno.
• Formulazione di elevata qualità: i microgranuli, di colore marrone scuro/nero, presentano un diametro medio di 0,6 millimetri, un’eccellente fattura e una densità pari a 0,8 kg/L. Di facile gestione, il prodotto beneficia anche di un pH ottimale (6,5± 0,5) compatibile con la vita dei microrganismi. Ciò rende Umostart Supermix ideale soprattutto per l’uso su colture trapiantate in ambienti protetti.
Disponibile in confezioni da 10 Kg, Umostart Supermix è consigliato su orticole protette (cucurbitacee, solanacee, piante a tubero e insalate), oppure su orticole e industriali di pieno campo, ma anche nel vivaismo orticolo/floricolo e per la cura dei tappeti erbosi o dei seminativi. Il prodotto si può anche applicare localizzato lungo il solco di semina o nella postarella di trapianto, al rinvaso o nella preparazione dei terricciati/substrati di coltivazione.
Circa le specifiche applicazioni su seminativi, Umostart Supermix trova il favore soprattutto nelle aziende condotte a biologico, mentre in convenzionale trova impiego privilegiato su soia, coltura nella quale il prodotto facilita l’instaurazione della simbiosi con il bradirizobio e quindi la nodulazione.
Quanto a dosi, lungo la fila di semina/trapianto Umostart Supermix va applicato a 20-30 Kg/ha, dosi che salgono a 80-100 Kg/ha se applicato a spaglio in banda e su tappeti erbosi. Nello specifico caso di applicazioni su vasetteria in alveoli e piccoli vasi di erbacee e floricole, la dose consigliata è compresa fra 0,5 e 1,5 g/dm3 di substrato, mentre su arboree e ornamentali va dosato a 3-5 g/vaso su piante ben sviluppate. Infine, Umostart Supermix può essere anche incorporato in substrati/terricci in ragione di 1-1,5 Kg/m3.