Nel mais meno competizione significa più resa
Colture | 15 marzo 2022

Nel mais meno competizione significa più resa

In pre emergenza della coltura il diserbo permette il controllo delle infestanti semplificando anche gli eventuali interventi di post emergenza. Intervenire tempestivamente è quindi buona cosa. Gli erbicidi ideali di pre emergenza e di post emergenza precoce sono meglio se ad ampio spettro, di buona persistenza e dotati di effetto richiamo, a seguito di piogge cadute nelle settimane successive al trattamento.

Si può fare a meno della terbutilazina?

Le recenti restrizioni sull'uso di terbutilazina hanno però stimolato la ricerca di soluzioni che permettessero alti livelli di controllo delle infestanti senza dover fare ricorso a questa triazina. Proprio in tale segmento di prodotti "terbutilazina free" ora c'è Iseran®, erbicida formulato come sospensione di microcapsule contenente clomazone, della famiglia degli isossazolidinoni, e mesotrione, un trichetone, presenti in ragione rispettivamente di 80 e 150 grammi per litro.
I meccanismi d'azione delle due sostanze attive risultano sinergici e complementari: clomazone e mesotrione appartengono infatti ai gruppi Hrac F3 ed F2, ovvero quelli che agiscono per inibizione della sintesi del pigmento portando a decolorazione le malerbe sensibili. L'azione delle due sostanze attive si esplicita però su livelli diversi del metabolismo cromatico delle piante, ostacolando l'insorgenza di fenomeni di resistenza.
 

Meglio scegliere uno spettro di azione ampio e possibili sinergie con altri erbicidi

La flora infestante controllata da Iseran appare alquanto ampia ed eterogenea, permettendo al prodotto di eliminare da subito la maggior parte delle malerbe ancor prima che il mais abbia fatto capolino in campo.
Fra le foglie larghe ricadono infatti Abutilon theophrasti, Capsella bursa-pastoris, Datura stramonium, Diplotaxis erucoides, Galinsoga parvifora, Galium aparine, Mercurialis annua, Polygonum persicaria, Polygonum lapathifolium, Portulaca oleracea, Senecio vulgaris, Solanum nigrum, Stellaria media, Xanthium italicum, Polygonum aviculare, Malva spp.
Oltre a queste, risultano mediamente sensibili Amaranthus spp., Bidens spp. e Fallopia convolvolus. Inoltre, sebbene la proposta di Sipcam Italia si qualifichi prettamente come dicotiledonicida, fra le graminacee risultano mediamente sensibili anche malerbe quali Echinochloa crus-galli, Digitaria sanguinalis, Setaria viridis, Poa annua, Panicum dicothomiforum, Alopecurus spp., in presenza delle quali risulta però necessario addizionare uno specifico graminicida in caso le popolazioni siano significative. Il tutto, contando sulla perfetta miscibilità di Iseran con i graminicidi di più comune impiego.
Allo spettro complessivo di Iseran contribuisce ovviamente mesotrione, capace di sinergizzare clomazone sulle infestanti ad esso sensibili, come poligonacee, Solanum nigrum e Stellaria media, ampliandone al contempo lo spettro su molte altre di più difficile controllo. Per esempio, mesotrione rende definitivo l'intervento con Iseran contro Abutilon theophrasti, Amaranthus spp., Chenopodium album, Galium aparine, Raphanus raphanistrum e crucifere.

I risultati in campo sono in linea con le aspettative, a vantaggio della resa finale

L'erbicida risulta particolarmente flessibile quanto a tempi di impiego, un aspetto che diviene fondamentale soprattutto nelle primavere in cui le piogge possono scombinare i calendari di diserbo delle aziende maidicole. Iseran può infatti essere impiegato sia in pre emergenza della coltura, sia in post emergenza precoce, sebbene a dosi differenti anche in funzione della presenza o meno di un partner graminicida.
In pre emergenza, per esempio, si possono applicare 0,8 litri per ettaro, abbinato a un prodotto specifico che completi lo spettro sulle foglie strette, oppure a dose di 0,7 litri per ettaro se in post-precoce, cioè entro la seconda foglia vera del mais, sempre in miscela con un graminicida. Infine, la dose massima impiegabile, pari a 1 litro per ettaro, può essere adottata da sola, sia in pre sia in post-precoce, consentendo un controllo ottimale delle infestanti, a patto che la pressione delle graminacee risulti bassa. Queste possono infatti essere eventualmente controllate in seguito con specifici erbicidi di post emergenza piena.

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