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Come avete usato Ercole nel 2014? “Ercole è stato distribuito alla semina del mais, avvenuta nella terza decade di marzo, alla dose di 12 kg/ha nel solco, insieme al perfosfato triplo, per combattere gli elateridi e il risultato è stato ottimo. Ora che il mais è alla sesta foglia, in concomitanza con l'operazione di sarchiatura e di distribuzione dell'urea, effettuiamo il secondo intervento con Ercole alla dose di 15 kg/ha; in questo periodo infatti siamo alla schiusura delle uova e alla fuoriuscita delle larve di diabrotica, che corrisponde allo stadio più pericoloso per i danni che procurano all'apparato radicale del mais.
Grazie a questa operazione Ercole dovrebbe garantire una riduzione efficace di danni da diabrotica, con effetti positivi sulle rese. Queste misure di contenimento delle larve assieme all'abbattimento degli adulti sulla parte aerea e ad opportune misure agronomiche riteniamo possano condurre ad una riduzione significativa delle infestazioni negli anni successivi.”
La lamba-cialotrina presente in Ercole agisce per contatto ed ingestione ed ha un'azione repellente, quindi contrasta l'avvicinamento dei parassiti alle piante con un effetto barriera. Nel terreno il prodotto si fissa alla sostanza organica e non si muove anche in situazioni di forti precipitazioni garantendo una protezione degli apparati radicali per circa 60 giorni.
Il granulo di Ercole ha caratteristiche omogenee, è poco igroscopico e non si impacca durante lo stoccaggio. Presenta un'ottima scorrevolezza e agevola la taratura delle attrezzatura di distribuzione. Il prodotto va distribuito su ambo i lati delle radici del mais interrato ad una profondità di qualche centimetro il più possibile vicino all'apparato radicale e per questo si ricorre ad assolcatori montati su una struttura portante collegati al tubo di calata proveniente dal microgranulatore.
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