 
        Grazie alla sua elevatissima solubilità e alla sistemia acropeta e basipeta, il fosfonato di potassio penetra e diffonde rapidamente nei tessuti della coltura, sfuggendo in tal modo agli eventi dilavanti e proteggendo anche i nuovi germogli e le femminelle cresciute nei giorni successivi al trattamento.
La sua spiccata azione endoterapica integra quindi l’efficacia di prodotti che agiscono per contatto o per via citotropico-translaminare, contribuendo anche a migliorare le più razionali strategie anti-resistenza.
Nei momenti più favorevoli al patogeno, questo si manifesta sulle foglie dopo un iniziale periodo di incubazione di circa 15-30 giorni, fase dopo la quale il fungo colonizza la pagina superiore delle foglie generando macchie bruno-scure che si ampliano ed assumono la caratteristica colorazione e morfologia da cui la malattia prende il nome. Ciò va a svantaggio della normale attività fotosintetica e in caso le infezioni siano significative il patogeno arriva a provocare la caduta anticipata delle foglie.
La filloptosi che ne consegue mortifica i normali processi metabolici della pianta e ciò riduce significativamente i raccolti, sia dal punto di vista dei quintali di olive, sia in termini di quantità e qualità dell'olio.
Per innalzare ulteriormente l’efficacia dei programmi di difesa contro l’Occhio di pavone Sipcam Italia ha sviluppato una specifica attività sperimentale su questo patogeno, confermando il valore tecnico di Mikonos Evo quando inserito nelle strategie fungicide. Gli ottimi risultati di questa sperimentazione sono stati anche inclusi negli atti giornate fitopatologiche anno 2024, contribuendo alla diffusione delle più utili informazioni sul corretto utilizzo del prodotto negli oliveti.
Fra i molteplici vantaggi offerti da Mikonos Evo spicca infatti la perfetta selettività verso la coltura, permettendo il controllo della malattia senza generare ulteriore filloptosi come generalmente avviene applicando i formulati a base rameica. Per tali ragioni Mikonos Evo è stato inserito nei Disciplinari regionali di Lotta integrata per il controllo del Cicloconio dell’Olivo.
Al fine di sfruttare al meglio le peculiarità tecniche preventive di Mikonos Evo, i primi trattamenti vanno posizionati fra l’inizio della ripresa vegetativa e la fase della mignolatura. Quanto a dosi di impiego, va utilizzata una dose compresa fra 150 e 250 millilitri per ettolitro di acqua, adottando volumi di irrorazione fra gli 800 e i 1.000 litri per ettaro in funzione della massa delle chiome da trattare.
Ciò corrisponde a una dose per ettaro compresa fra 2 e 2,5 litri, dose quest’ultima da adottare in caso di forti attacchi. In seguito, all’invaiatura delle drupe, è possibile applicare ancora Mikonos Evo in miscela con formulati rameici. Il tutto, rispettando il numero massimo di tre applicazioni per stagione, rispettando un intervallo di sicurezza pari a 15 giorni.