A partire dalla primavera, le piogge stimolano la ripresa della flora infestante negli agrumeti. Questi dovranno essere quindi protetti dalla competizione delle malerbe per un periodo di almeno 3-4 mesi, cioè da aprile a giugno-luglio.
Le applicazioni di erbicidi sistemici ad ampio spettro ha rappresentato a lungo la soluzione più semplice per eliminare le infestanti, in special modo nei terreni baulati in cui le rimozioni meccaniche non sono possibili. Nel tempo, però, si sono sviluppate alcune resistenze che permettono a specifiche malerbe di sfuggire all’azione di glifosate. Una su tutte Conyza canadiensis, asteracea conosciuta anche come Erigeron canadensis.
Ciò ha obbligato alla ricerca di nuove soluzioni capaci di controllare un ampio ventaglio di flora spontanea, eliminando al contempo anche le popolazioni divenute resistenti a glifosate.
Per eliminare le infestanti dicotiledoni dagli agrumeti si evidenzia oggi Revolution, erbicida formulato come emulsione concentrata contenente 10,6 grammi per litro di pyraflufen etile. Sulle malerbe questa sostanza attiva agisce per contatto, portando velocemente a disseccamento i tessuti vegetali interessati dal trattamento.
Revolution ha ottenuto recentemente l’estensione di impiego per gli agrumi. Quanto a spettro di malerbe controllate, Revolution si qualifica come autentico specialista delle infestanti a foglia larga, eliminando efficacemente anche quelle che di norma infestano gli agrumeti nei mesi caldi dell’anno, come per esempio le ruderali a sviluppo tipicamente estivo. Fra le specie particolarmente sensibili a Revolution ricadono anche alcune dicotiledoni chiave come Convolvolo, Malva, Portulaca, amaranti e, soprattutto, Conyza canadiensis. Incluse le popolazioni divenute resistenti agli erbicidi sistemici.
Negli agrumeti Revolution va impiegato alla dose di 2 litri per ettaro, da diluirsi in 200-400 litri di acqua per ettaro e localizzando il trattamento sulle infestanti presenti. Queste vanno trattate quando sono in attiva crescita, avendo cura di trattare Conyza canadensis entro i 20 centimetri di sviluppo.
A migliorare l’efficacia di Revolution è l’intensità della luce incidente sulle foglie: pyraflufen etile inibisce infatti la fotosintesi clorofilliana, trovando quindi la massima espressione delle sue qualità erbicide quando le infestanti sono all’apice della propria attività fotosintetica.
A fronte di nascite scalari, è possibile ripetere eventualmente il trattamento dopo alcune settimane, essendo ammessi su agrumi 2 trattamenti all’anno con Revolution. Sette sono infine i giorni di intervallo di sicurezza su queste colture, un lasso temprale ampiamente inferiore al tempo che intercorre dall’ultima applicazione di Revolution negli agrumeti e il momento di raccolta.
Contro le infestanti a foglia stretta a Revolution è possibile abbinare Brixton, nuova soluzione sistemica di post emergenza a base di cletodim in ragione di 180 grammi per litro. Autorizzato anch’esso su agrumi, Brixton mostra un’ampia etichetta inclusiva anche degli agrumi.
Formulato come concentrato emulsionabile, Brixton contiene inoltre specifici coadiuvanti che eliminano la necessità di aggiungere bagnanti alla miscela. Ciò innalza ulteriormente anche l’efficacia di Revolution, poiché lo specifico coformulante di Brixton favorisce infatti la penetrazione di entrambe le sostanze attive nei tessuti vegetali.
Negli agrumeti Brixton va dosato a 1,33 litri per ettaro, dose che permette di controllare le più diffuse popolazioni infestanti a foglia stretta, loglio resistente incluso.
Costituito da rappresentanti del mondo accademico e della ricerca, nonché da membri delle società titolari di registrazioni di erbicidi, Gire è l’acronimo di Gruppo Italiano di lavoro sulla Resistenza agli Erbicidi. Nato nel 1997, il Gire monitora i fenomeni di resistenze agli erbicidi, segnalando i nuovi casi italiani in termini di specie, sostanze attive e area geografica di interesse. Inoltre, stila e aggiorna specifiche linee guida da seguire per contrastare questo fenomeno.
Fra queste vi è anche la Linea Guida per le colture arboree, in cui sono riportate le indicazioni per la corretta gestione delle malerbe presenti nelle colture alte. Per quanto ogni realtà agricola vada gestita a sé, in funzione delle sue peculiarità, in queste Linee Guida si possono reperire informazioni generali utili ad affrontare al meglio il problema, minimizzando i rischi di resistenze nella flora spontanea presente nei frutteti.
Al momento non vi sono molte informazioni sulle resistenze in frutticoltura, evidenziandosi in molti Paesi europei dei casi legati a glifosate su Conyza spp., Lolium spp. e Bromus spp. In tal senso sono state rilevate resistenze in diversi campi coltivati a vite, olivo e agrumi in Italia, Francia, Ungheria, Grecia, Spagna e Portogallo. Appare quindi auspicabile una corretta gestione dei diserbi, alternando il più possibile le pratiche agronomiche e le tecniche di diserbo atte a contenere l’espansione di questi fenomeni e al loro contenimento nelle aree ove siano già manifesta.
In tal senso l’abbinata Revolution/Brixton offre agli agrumicoltori un valido strumento per effettuare diserbi efficaci e funzionali alle più moderne strategie anti-resistenza delineate dagli esperti.