Parola d’ordine: monitoraggio
Colture | 15 luglio 2022

Parola d’ordine: monitoraggio

I programmi di difesa da Halyomorpha halys, la cimice asiatica, devono essere basati sul monitoraggio della popolazione tramite apposite trappole. Sipcam Italia propone Sticky Trap Cimici

La lotta contro la cimice asiatica

Per quanto di immissione relativamente recente in Italia, Halyomorpha halys, nota anche come cimice asiatica, si è già ritagliata uno spazio importante fra le preoccupazioni di chi coltiva specie arboree. La nuova specie è infatti alquanto invasiva soprattutto nei fruttiferi, sebbene attacchi anche numerose altre specie coltivate. Con le punture del suo apparato buccale è infatti in grado di generare danni che porteranno poi alla completa non commerciabilità dei frutti.
Per fronteggiarne le sue proliferazioni è quindi necessario poter disporre di insetticidi efficaci, meglio se inseribili nelle esistenti strategie per il controllo di altri fitofagi chiave. Ciò consente infatti di controllare le cimici senza appesantire il numero complessivo di interventi fitosanitari.
Al fine di massimizzarne l’efficacia, però, la lotta insetticida va integrata con tutte le possibili tecniche alternative disponibili, come per esempio l’apposizione intorno alle chiome di reti antinsetto.
Un altro aspetto fondamentale riguarda il monitoraggio. Monitorare l’insetto fin dalle prime fasi primaverili, quando il parassita si presenta sia come adulti svernanti, sia come neanidi di prima generazione, consente infatti di evitare i danni più precoci.
A tal fine Sipcam Italia propone Sticky Trap Cimici, un tipo di trappola messa a punto da Pherocon e che conta sull’affidabilità dei feromoni targati Trecé. Il kit in commercio è composto da un’esca erogante il feromone di aggregazione, la cui durata è pari a 12 settimane, e da due pannelli adesivi, tali da consentire il cambio di pannello dopo sei settimane. La combinazione dell’alto potere attrattivo e di trattenimento dell’insetto qualifica queste trappole al top di performance fra le soluzioni attualmente disponibili.

Modalità di impiego

Anche il criterio di posizionamento delle Sticky Trap Cimici appare fondamentale per la buona riuscita del monitoraggio. A tal fine vanno posizionate 3-4 trappole per azienda o per comparto aziendale, cercando i punti chiave in cui le catture possono essere tempestive e abbondanti.
Per esempio, vanno localizzate lungo le aree perimetrali della coltura, possibilmente nelle aree dove è più probabile l’ingresso e lo sviluppo dell’insetto, come in vicinanza di edifici o di siepi.
Le trappole vanno poi distanziate fra loro di almeno 20-30 metri l’una dall’altra e la medesima distanza va tenuta anche rispetto agli edifici prossimi ai campi. Ove ve ne siano, è bene posizionare le trappole su piante gradite dalla cimice, meglio se già recanti frutti.
In tal caso, però va tenuto conto che popolazioni particolarmente elevate di Halyomorpha halys posso aumentare i danni ai frutti proprio intorno alle trappole. Tuttavia, l’area interessata da tale fenomeno non è mai risultata superiore ai sei metri.
Sulle piante da frutto le trappole vanno fissate a circa un metro e mezzo dal suolo tramite gli appositi laccetti in dotazione, avendo cura di tenerle a stretto contatto con rami e tronco e libere da fogliame. Ciò facilita soprattutto la cattura delle forme giovanili. Per monitorare l’insetto su piante erbacee, come la soia, per esempio, è necessario dotarsi di un tutore al quale fissare la trappola a un’altezza di circa un metro dal terreno.

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