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Il fenomeno della cascola è fra i più temuti dai corilicoltori italiani, poiché in grado di fare perdere produzioni di nocciole con percentuali che spaziano a seconda della zona e dell’annata fra il 20 e il 60%, nei casi più gravi. Ciò stando alle segnalazioni dei diversi servizi fitosanitari regionali. Una prima cascola avviene in primavera, causata fondamentalmente da una fioritura e un’allegagione insoddisfacenti. Una seconda cascola avviene poi in piena estate, dovuta questa soprattutto alle elevate temperature.
I fattori che maggiormente influenzano la cascola sono infatti gli stress termici e la scarsa allegagione post-fioritura. Sul terreno cadranno quindi frutti privi di semi, o comunque avvizziti precocemente. Ciò erode significativamente la remuneratività per i produttori, in special modo quando coltivino varietà a cui il mercato riconosce prezzi più elevati rispetto alla media, come la nocciola di Giffoni, Igp campana, la Tonda Gentile Romana, Dop laziale o la Tonda gentile Trilobata, Igp piemontese.
Ciò che però avviene in primavera e poi nei mesi di giugno e luglio può essere mitigato fornendo alla coltura i più adeguati supporti nutrizionali nei mesi precedenti, a partire dal momento della fioritura del nocciolo, di tipo anemofilo, cioè favorita dal vento.
La fioritura è sempre fase delicata nelle colture frutticole. A maggior ragione lo è nel nocciolo, a causa dello sfasamento temporale tra fiori maschili e femminili, con i primi che anticipano i secondi di varie settimane. Inoltre, nei corileti sono sempre necessarie piante impollinatrici, poiché il nocciolo è autosterile: il polline derivante dagli amenti maschili non può cioè fecondare i fiori femminili di piante della stessa varietà. Se però una Tonda Romana o un Tonda Gentile possono essere fecondate da molte varietà differenti, come Pauetet, Daria, Nocchione o San Giovanni, una nocciola di Giffoni richiede impollinatori più specifici, come una Pauetet e una Tonda Romana.
Fatta salva la corretta disponibilità di polline fertile, la stessa allegagione andrà poi sostenuta al meglio al fine di migliorare soprattutto la germinazione e l’allungamento del budello pollinico all’interno dello stilo del pistillo femminile, fino a raggiungere correttamente l’ovario, processo che nel nocciolo è particolarmente rallentato e difficoltoso.
Tre le soluzioni specifiche per il nocciolo offerte da Sipcam Italia:
Trattasi di fisioattivatore a base di Leonardite con pH acido che offre la più alta concentrazione di sostanze umiche sul mercato (27%). Oltre a queste, Blackjak Bio contiene naturalmente vari microelementi, soprattutto ferro, in forma altamente biodisponibile per le piante. Su nocciolo stimola lo sviluppo vegeto-produttivo e può essere somministrato fin dalle prime fasi del ciclo produttivo, ovvero da tre foglie sino ad allegagione avvenuta. Somministrazioni che possono poi essere ripetute anche più avanti nel corso della stagione, in caso di manifestazioni di clorosi o ingiallimenti.
Per via fogliare si applica a 0,5-1 L/ha, in ragione di 2-3 applicazioni cadenzate a 14-21 giorni a partire dalla presenza di sufficiente superficie fogliare dopo il riposo invernale. Per via radicale, il prodotto è la soluzione ideale anche per i giovani impianti quando somministrato a 25-50 ml/pianta (2-4 L/ha) per 3-4 interventi a 14 giorni l’uno dall’altro.
Miscela di micro e mesoelementi (calcio, magnesio, manganese e zinco) formulata con un complesso di sostanze attivatrici della fisiologia selezionate da Sipcam, Redcal è progettato per favorire e ottimizzare la nutrizione calcica del nocciolo e di numerose altre colture frutticole e orticole. Somministrato per via fogliare a cavallo della fioritura femminile, migliora il risultato in termini di allegagione soprattutto in presenza di condizioni sfavorevoli, quali elevate temperature e siccità.Le dosi di impiego sono 4-6 L/ha da somministrarsi per 2-3 volte a partire dalla fioritura del fiore femminile.
Biostimolante formulato come estratto puro al 100% dell’alga Ascophyllum nodosum, ottenuto entro 24 ore dalla raccolta tramite un esclusivo processo di estrazione a basse temperature, contiene sostanze naturali ad azione auxino-simili, citochinino-simili e giberellino-simili che lo rendono fisiologicamente attivo soprattutto nella fase di fioritura in cui massimizza la vitalità/fertilità dei fiori. È anche efficace contro eventuali stress dovuti a ritorni di freddo, gelate, siccità o elevate temperature.
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