Estensioni d’uso per Kanemite, a base di acequinocil
Colture | 16 giugno 2024

Estensioni d’uso per Kanemite, a base di acequinocil

Quando le temperature salgono, a partire dalla tarda primavera, crescono anche le popolazioni di acari fitofagi come Tetranychus urticae e Panonychus ulmi, conosciuti anche come ragnetti rossi. Questi attaccano numerose colture frutticole e orticole, inclusi nocciolo, pomodoro, melanzana, floreali e ornamentali apportando danni anche su vite da vino e da tavola. Contro tali parassiti sono quindi necessarie diverse applicazioni per stagione, ricorrendo ad acaricidi specifici che possano controllare il ragnetto rosso nelle sue diverse fasi di sviluppo. Fra questi, acequinocil spicca per efficacia e affidabilità.

Kanemite: specialista contro le forme mobili

Specialista contro gli acari fitofagi delle colture, Kanemite è formulato come sospensione concentrata contenente 164 grammi per litro di acequinocil. La sostanza attiva appartiene alla famiglia chimica dei chinoni e agisce inibendo la respirazione mitocondriale dei parassiti (Gruppo Irac 20B). Unico rappresentante di questa sottofamiglia, mostra quindi un originale meccanismo d'azione nel panorama fitosanitario degli acaricidi e ciò gli consente di contribuire anche alle più razionali strategie anti-resistenza.

Caratterizzato da forte potere abbattente, Kanemite controlla efficacemente le forme mobili di Panonychus ulmi e Tetranychus urticae verso le quali possiede anche una buona persistenza d’azione, risultando al contempo selettivo sulle principali specie di acari fitoseidi. Caratterizzato da una spiccata azione per contatto, Kanemite si candida quindi come acaricida ideale nei programmi di difesa delle principali colture frutticole, orticole e sulla vite.

Estensioni di impiego su limone, pompelmo, susino, ciliegio e vite

Dal 18 gennaio 2024 Kanemite ha ottenuto importanti estensioni definitive di impiego su limone, pompelmo, susino e vite, sia da vino sia da tavola. Su ciliegio è stato inoltre autorizzato per l’applicazione in post-raccolta.

Le dosi massime di impiego sono di 3 litri per ettaro su agrumi, scendendo a 1,8 litri per ettaro su pomacee e drupacee e a 1,5 litri per ettaro su nocciolo. Colture sulle quali è ammesso un solo trattamento per stagione. La dose massima utilizzabile è invece pari a 1,2 litri per ettaro su vite, da vino o da tavola, orticole e ornamentali/floreali. Su queste colture Kanemite può però essere applicato due volte all’anno. Quale consiglio generale di impiego, è bene trattare alla comparsa delle prime forme mobili di Panonychus ulmi e Tetranychus urticae utilizzando volumi di acqua che consentano una bagnatura completa e uniforme delle masse fogliari, esaltando l’efficacia di acequinocil.

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