Vieni a trovarci a LUV 2024 (BARI)
La Fiera dell' Uva da Tavola
Per il tuo biglietto GRATUITO
I danni si manifestano con intense depigmentazioni e bronzature sulle pagine fogliari, che causano sulle foglie stesse dei disseccamenti con cadute precoci. In pieno campo questo fitofago è in grado di compiere 8-10 generazioni ogni anno, per poi svernare come le femmine adulte. Le temperature elevate e la scarsa piovosità che contraddistinguono il periodo estivo possono favorire la presenza del ragnetto rosso comune che può provocare gravi danni qualitativi e quantitavi alle colture di soia e mais.
Anche dosi subletali di insetticidi impiegati per il controllo di pericolosi fitofagi come cimici e lepidotteri della soia, piralide e diabrotica del mais possono talvolta contribuire alla pullulazione del ragnetto rosso. Infestazioni non controllate di ragnetto rosso sono in grado di ridurre la produzione fino al 60%.
Inoltre negli ultimi anni, caratterizzati da estati siccitose, diversi appezzamenti di mais hanno subìto attacchi rilevanti di ragnetto rosso con conseguente stress per ridotta capacità fotosintetica e presenza di elevati livelli di aflatossine e fumonisine alla raccolta.
Per affrontare correttamente la difesa da ragnetto rosso, T. urticae, su mais e soia è molto importante il monitoraggio dell’infestazione per evitare perdita di produzione e stress qualitativi.
Possiamo quindi definire dei criteri di intervento in funzione del livello di attacco che può essere schematizzato in tre soglie:
Vieni a trovarci a LUV 2024 (BARI)
La Fiera dell' Uva da Tavola
Per il tuo biglietto GRATUITO