Il diserbo di pre-emergenza del mais è la pratica più diffusa su questa coltura per il controllo delle popolazioni infestanti. L’applicazione di erbicidi al momento della semina permette infatti di mantenere a lungo pulito il terreno dalle malerbe, scongiurando la competizione che esse esercitano con la coltura per l’acqua e per i nutrienti. Due sono i possibili momenti di intervento: in pre-emergenza della coltura, oppure in post-emergenza precoce, intervenendo entro la seconda foglia vera del mais.
A complicare però gli scenari tecnici sono giunte le restrizioni a carico di terbutilazina e la prossima defezione anche di S-metolachlor. I formulati contenenti questa sostanza attiva, inclusi quelli in miscela con terbutilazina, non potranno infatti più essere impiegati dal 23 luglio 2024. Tali modifiche dei panorami fitosanitari del mais impongono quindi un pronto cambio di paradigma nella scelta delle soluzioni verso le quali orientarsi.
Come fare senza terbutilazina?
Per decenni la terbutilazina è stata impiegata in miscela con altre
sostanze attive nei diserbi di pre-emergenza del mais.
Le
condizioni di approvazione della sostanza attiva sono però mutate nel tempo e l’erbicida ha subito alcune
restrizioni d'uso. Nel maggio 2021 il
Reg. Ue n. 2021/824 ha confermato l’approvazione europea di terbutilazina fino al 31/12/2024, stabilendo contestualmente alcuni limiti ai formulati contenenti questa sostanza attiva:
- La dose non potrà eccedere gli 850 grammi per ettaro.
- I formulati che contengono terbutilazina non potranno essere utilizzati sul medesimo appezzamento più di una volta ogni tre anni.
- Nelle aree definite “vulnerabili” terbutilazina deve essere impiegata ogni 3 anni ed esclusivamente con interventi localizzati sulla fila di semina”, ai sensi del D.L.vo 152/2006.
Tali restrizioni all’uso di terbutilazina hanno quindi stimolato lo sviluppo di soluzioni che permettessero di controllare efficacemente le
malerbe del mais anche senza utilizzare questa triazina.
Iseran: la risposta di Sipcam Italia per i diserbi terbutilazina free
Le limitazioni di un erbicida come terbutilazina hanno aperto
nuove vie per il controllo delle malerbe del mais. A conferma, Sipcam Italia propone
Iseran, equilibrata miscela di clomazone (80 g/L) e mesotrione (150 g/L) formulata come
sospensione di microcapsule.
Al fine di ampliare lo
spettro d’azione dell’erbicida, come pure di ridurre i rischi di fenomeni di resistenza, sono state selezionate due sostanze attive caratterizzate da
meccanismi d'azione altamente sinergici e complementari:
- Clomazone, esponente della famiglia degli isossazolidinoni, agisce come inibitore dell'enzima deossi-D-xilulosio fosfato sintase ed è stato inserito per tale ragione nel Gruppo Hrac 13.
- Mesotrione appartiene invece alla famiglia dei trichetoni e inibisce l'enzima 4-idrossifenil-piruvato-diossigenasi (Gruppo Hrac 27).
L’interazione di clomazone e di mesotrione consente quindi di applicare in campo uno strumento tecnico che risulta prezioso anche in ottica anti-resistenza.
Spettro d'azione di Iseran
Iseran ha un ruolo preminente come dicotiledonicida del mais, controllando un ampio spettro di foglie larghe, incluse le più difficili, come per esempio Abutilon theophrasti, ma anche Chenopodium album, Galium aparine, Raphanus raphanistrum, crucifere, Capsella bursa-pastoris, Datura stramonium, Diplotaxis erucoides, Galinsoga parvifora, Galium aparine, Mercurialis annua, Polygonum persicaria, Polygonum lapathifolium, Portulaca oleracea, Senecio vulgaris, Solanum nigrum, Stellaria media, Xanthium italicum, Polygonum aviculare e Malva spp.
Mediamente sensibili risultano infine altre specie quali Amaranthus spp., Bidens spp. e Fallopia convolvolus, mostrando Iseran una parziale azione anche su diverse foglie strette.
Non essendo però erbicida ad azione specifica in tal senso, in presenza di queste infestanti risulta necessario addizionare a Iseran uno specifico graminicida.
Iseran: dosi e momenti di impiego
Iseran si mostra alquanto
flessibile quanto a momenti di impiego, trovando applicazione su mais sia nel tradizionale timing del pre emergenza, sia in post precoce, cioè entro la seconda foglia vera del mais.
Le
dosi variano in funzione del momento di impiego, come pure vanno bilanciate anche in funzione della presenza o meno di un
partner graminicida, necessario in caso di infestazioni significative di foglie strette tali da temere di non poterle controllare in
post-emergenza piena con gli appositi graminicidi.
- Pre emergenza: la dose di impiego è di 0,8 litri/ettaro, da abbinare a un prodotto specifico per le foglie strette.
- Post precoce: la dose è pari a 0,7 litri/ettaro, sempre in miscela con un graminicida.
- In caso Iseran venga impiegato da solo, la dose massima è 1 litro/ettaro in entrambi i timing di impiego.